lunedì 28 settembre 2009

Soffice brie e olive greche
























Ecco una bella idea, superveloce e molto gustosa. L’ho trovata su un numero di “A Tavola”, ormai qualche anno fa. E' una buona soluzione come antipasto, da servire in singole porzioni . E si prepara davvero in un lampo. Trattasi di una sorta di “clafoutis” salato, minimalista.

Torta di formaggio e olive

Ingredienti
250 gr di Brie (o di formaggio simile)
2 uova
200 ml di panna fresca
olive nere (meglio quelle greche)
timo
sale e pepe bianco


Come procedere
Nel mixer montate bene le uova, poi aggiungete il formaggio a pezzettini e la panna fino ad ottenere una crema uniforme. Regolate di sale e pepe. Ungete una teglia con un po’ di burro, versatevi la crema di formaggio. Distribuite le olive (io ne avevo di normali) e profumate con il timo. In forno a 160° per 15 minuti. Da servire con pane abbrustolito, ben caldo.

















La scelta del brie rende il gusto di questo piatto molto morbido; scegliendo un formaggio più forte e più acido potete var virare decisamente il sapore e il risultato sarà altrettando buono e gustoso.

giovedì 24 settembre 2009

Fiori di zucca a settembre?

Tutti questi biscotti mi hanno fatto venir voglia di roba salata. E… siccome non ci sono più le mezze stagioni e qui tra le colline che guardano il mare è ancora estate piena, ho comprato i fiori di zucca!!!!



















Sono innamorata dei fiori di zucca e delle zucche (...ma di queste ne parliamo tra un po'). Così malgrado sia un’adepta della cucina stagionale… sono caduta in tentazione. Non è certo una ricetta rivoluzionaria questa torta salata, ma veloce e buona.

Torta salata di zucchine e fiori di zucca

Ingredienti
1 confezione di pasta sfoglia (ho usato quella fresca di Coop)
250 gr di ricotta
100 ml di panna liquida
2 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato
1 uovo
1 cipolla bianca piccola
4 zucchine
10 fiori di zucca
sale, pepe,
menta e timo ( sono un po' ripetitiva!!!)
olio evo

Come procedere
Amalgamante la ricotta con l’uovo e la panna; aggiungete il parmigiano e regolate di sale e pepe. Adagiate in un testo rotondo la sfoglia (io utilizzo la stessa carta antiaderente nella quale è arrotolata nella confezione Coop), foratela qua e la con i rembi della forchetta e riempitela con la crema di ricotta, spalmandola bene e in modo uniforme.



















Tagliate con il pelapatate le zucchine a fettine, in lunghezza; fate soffriggere in una padella larga la cipolla a fettine sottile in un filo d’olio con le zucchine. Aromatizzate con le foglioline di menta (ormai le ultime delle mia piantina… ) e timo e regolate di sale. Non aggiungete liquido, lasciate solo ammorbidire la zucchina per qualche minuto. Intanto, in un pentolino di acqua salata, scottate i fiori di zucca, puliti e privati del gambo: bastano pochi secondi per renderli morbidi e non farli seccare una volta in forno. Distribuite sopra la crema di ricotta le zucchine e decorate la parte più esterna della torta con i petali dei fiori (le punte disposte verso il centro creano una bella corona gialla). Richiudete la sfoglia lungo i bordi e spennellate con uovo sbattuto. In forno per 20 minuti a 180° gradi.

























BUON APPETITO

martedì 22 settembre 2009

Frollini alla panna post-moderni

Non tutto il meraviglioso impasto dei frollini alla panna si è trasformato nei pezzi degli scacchi.
Una piccola parte è stata rivisitata in chiave cubista: frollini post-moderni!!!






















La ricetta del biscotto è quella del post precedente. Stendete la pasta sottile, perchè dovrete sovrapporre due biscotti; a me sono venuti un po' cicciotelli. Tagliate i biscotti in forma quadrata e in numero pari, poi "bucate" la metà dei frollini in alto a destra. Scegliete un dolce ripieno.
























La farcitura che qui vedete è una marmellata di more di gelso, dal sapore del tempo antico.... Per l'ultimo in alto, albicocca.

mercoledì 16 settembre 2009

Il bianco mangia: scacco matto!!

Questo post è dedicato a tutti i gourmet-giocatori di scacchi. Se la letteratura è piena di citazioni - da Il settimo sigillo di Ingmar Bergman a La variante di Lüneburg di Paolo Maurensig, solo per citarne due belli, ma proprio belli – può la cucina ignorare il tema degli scacchi??!!

Domanda retorica, non può. E IO non ho potuto, soprattutto dopo che mio marito, appassionato scacchista, mi ha regalato queste stupende formine.

Il gioco è avvincente, di strategia, si può persino “pattare”, riconoscendo pari forza e intelligenza tra i due avversari. La leggenda vuole che sia stato inventato da un Gran Visir in Persia, più o meno come oggi lo conosciamo. Le figure con più potere erano i re (ovvero il Sultano) e i Gran Visir; lo scopo catturare il sovrano avversario. Da qui nasce il nome: shamat, dove shah vuol dire re e mat morte.

Il sultano fu talmente entusiasta del gioco che promise di pagare qualunque prezzo in cambio dell’invenzione. L’uomo chiese un chicco di grano per il primo quadrato della base, il doppio dei chicchi del primo quadrato per il secondo, il doppio del contenuto del secondo quadrato e così via. Il sultano ordinò di ricompensare il suo consigliere così come chiedeva, ma a conti fatti fu impossibile perché non sarebbe bastato il raccolto di un intero anno per saldare il debito. La regina, invece, è stata introdotta nel Medioevo, al posto del gran visir.

Ma torniamo alla cucina: la battaglia che vi propongo è… letterale: giocate e “mangiate” i pezzi. Non ve ne pentirete. Vi suggerisco di salvare la regina, potrebbe tornare in battaglia. La ricetta è quella dei più classici frollini alla panna, tratta dal libro Biscotti (Bibliotheca culinaria), con qualche variazione.

Eserciti di glassa bianci e neri

Ingredienti (circa 25 frollini)
200 gr di farina 00
80 gr di burro
90 gr di zucchero 20 cl di panna fresca
1 tuorlo
mezza bustina di lievito (nella ricetta era ¼.. ma ho esagerato)
scorza grattugiata di mezzo limone

Glassa bianca
Ho glassato solo una parte dei biscotti, regolandomi a occhio. Servono zucchero a velo (io ne ho usato 40 gr), succo di limone e acqua bollente.

Glassa nera
Anche qui ad occhio: uno scacco di cioccolato al latte, sciolto in microonde e – non inorridite – un cucchiaino di olio di semi. Lucida, scioglie e non modifica il gusto: non me la sentivo di usare burro o panna, che già debordano nei frollini!!!!


Come procedere
Ho sciolto il burro nel microonde e l’ho montato con lo zucchero. Poi ho unito l’uovo e la panna; alla fine la farina e il lievito, setacciati insieme, e la scorza di limone grattugiata.
Lavorate bene fino ad ottenere una palla omogenea ed elastica: la dose della farina mi è sembrata insufficiente, quindi diciamo che fino a quando serve aggiungete. In frigo per un ora a riposare. Poi la parte divertente: realizzate con le formine i 32 pezzi.

Fate cuocere i biscotti in forno, già caldo, a 160° per 10 minuti circa: da togliere appena dorano. Quando sono freddi glassateli: 16 bianchi e 16 neri. I due eserciti si affronteranno e daranno a voi e al vostro avversario grande soddisfazione.

BUON GIOCO

lunedì 14 settembre 2009

I primi biscotti dell'autunno

Lidya ha proprio ragione: è ora di “biscottificare”!!! Così domenica, complice il primo freddo, con l’acquolina in bocca che mi hanno fatto venire i suoi meravigliosi sable's cacao, mi sono messa al lavoro. E se proprio devo biscottare…o biscottificare???… io scelgo il cioccolato. Ho ritirato fuori la ricetta dei crinkle cookies. Qui l’originale; ho solo modificato un po’ le dosi di cioccolato e burro.


Ingredienti
160 gr di farina
150 gr di zucchero
120 gr di cioccolata fondente 85%
40 gr di burro
2 uova
½ cucchiaino di lievito per dolci
una stecca di vaniglia
un pizzico di sale
zucchero a velo q.b.

Come procedere.
Sciogliete insieme nel microonde la cioccolata a pezzetti e il burro; continuate a mescolare per qualche minuto fuori dal forno, poi aggiungete le uova e lo zucchero.




Aprite in due la stecca di vaniglia e prelevate i semini, facendo scivolare un coltello per tutta la lunghezza della bacca per raccolgierne il contenuto: aggiungete questo nettare degli dei al composto. Restano da amalgamare farina e lievito - setacciati insieme - e solo alla fine il sale. Mettete a riposare in frigo almeno un’ora.

Quello che avrete, dopo il riposo al freddo, è una pasta appiccicosa.

Ricavatene della palline e schiacciatele (a me piacciono di forma irregolare e di dimensioni diverse) direttamente in un piatto in cui avrete messo zucchero a velo. In forno a 180° circa un quarto d’ora. Da tener d’occhio. I miei si sono asciugati un po’ troppo. Ma in ogni caso buoni… e già spariti.

Non mi sono fermata qui... Una volta che si biscottifica, si biscottifica. Complice mio marito, appassionato scacchista: mi ha regalato delle formine deliziose. A domani...

martedì 8 settembre 2009

L’insalata… nel bicchiere

Nel palmares della nostra amica Rachele (sott’oli e sottaceti da urlo, maritozzi indimenticabili, per non parlare della pizza …guardate con invidia la foto qui sotto…) ora c’è anche l’insalata di melone e feta. Abbinamento non nuovo, ma sempre portentoso.

E’ stato IL piatto dell’estate, facile e succulento. L’abbinamento di questi due gusti è stupendo, vale proprio la pena provare. Dunque vi serve: il dolce melone, la forte feta e pistacchi, “gusto-ponte” indispensabile tra sapori così diversi. I pistacchi vanno tostati in padella; per il condimento olio (poco), sale e pepe. Secondo il mio personalissimo gusto, il melone deve prevalere sulla feta.

La versione che vedete in foto è la mia variante in bicchiere. Unica modifica il melone bianco, ma devo ammettere che è molto più bello da vedere il contrasto tra il bianco della feta e l’arancio del melone. Una fogliolina di menta per decorare. Ah... per far entrare l’insalata nel bicchierino dovete realizzare dadini minuscoli: da fare se avete tempo!!!

Aggiornamento delle ore 15.
A proposito di feta e melone, rendo omaggio a Virginia per i meravigliosi bocconcini: guardate che belli!!!!!


Il suo blog è una miniera di squisitezze!!!

venerdì 4 settembre 2009

Nidi di orata al limone e menta

I colori del mare e il sapore del sale…

Altra ricetta velocissima… a dirla tutta non vi serve nemmeno la ricetta!!! Ma era così buono il risultato, che non ho resistito a pubblicarla sul blog.


Ingredienti
4 filetti di orata (ovvero 2 orate!!!!)
3 o 4 fette di pane
1 aglio... anche 2
un trito di prezzemolo, menta e timo
buccia di limone
peperoncino fresco
olio evo
sale e pepe bianco

Come procedere
Togliete alle fette di pane la crosta e ammorbidite la mollica con olio di oliva. Aromatizzatela con il trito di aglio, erbe profumate, peperoncino fresco (a seconda della resistenza personale : D) e la buccia del limone (ovviamente non il bianco che è la parte più amara). Aggiustate di sale e pepe.

Ora l’operazione più lunga: pulite e sfilettate le orate (il pescivendolo fa miracoli!!!). Salate ogni filetto e cospargetelo con la mollica saporita. Richiudete, arrotolando ogni filetto su se stesso.

Con la carta da forno, stropicciata e bagnata (così è molto più maneggevole e non scappa via) ricoprite una terrina non molto grande, in modo che i nidi restino vicini e cuocciano insieme. Bagnate con un filo di olio e un goccio di vino bianco. Non serve troppo liquido, altrimenti il pesce si sfalda... In forno a 180° per 15 minuti circa.

Un'aggiunta golosa: un minuto prima di sfornare, una generosa grattugiata di parmigiano reggiano e ancora due minuti di forno. Non amo molto l'abbinamento formaggio-pesce, devo confessarlo, ma qui ci stava proprio bene!!!

giovedì 3 settembre 2009

Vezzosi cappellini campagnoli

In realtà non era proprio il nome che avevo in mente per questi bauletti di pasta sfoglia, ma, mentre trafficavo con gli ultimi residui di pasta, ho deciso di apporre qualche piccola decorazione. Non sembrano proprio dei vezzosi cappellini campagnoli? No?! Ok, passiamo alla ricetta....


Ingredienti (per 8 cappellini)
1 confezione di pasta sfoglia,
250 gr di ricotta di mucca,
2 salsicce fresche,
2 cucchiai di parmigiano reggiano,
un pizzico di peperoncino (facoltativo),
sale

Come procedere
Tempi velocissimi. Amalgamate bene la ricotta e la salciccia, aggiungete il parmigiano, peperoncino a seconda del gusto e aggiustate di sale. Se il composto è molto denso potete ammorbidirlo con un po’ di latte, ma poco: non deve essere troppo molle. Con il tagliapasta ricavate 16 dischetti di uguale dimensione. Io ho utilizzato una confezione di pasta sfoglia Coop: se rimpastate i ritagli, vi basterà... anche per le piccole decorazioni.

Ponete al centro di un dischetto una pallina di ripieno e richiudete il cappellino con un secondo dischetto di pasta, che dovete allargare un po' con le mani dolcemente. Pressate con le dita tutto intorno al ripieno; per ottenere cappellini tutti uguali potete ritagliarli di nuovo, dopo averli chiusi.

Spennellate i cappellini con uovo sbattuto; in forno a 200° per circa 15 minuti (da tirar via quando sono ben dorati). Sono comodissimi da preparare prima e mettere in forno ancora surgelati.

Per le decorazioni
In foto vedete solo il cuoricino, ma... disponendo di vezzose formine di ortaggi, su alcuni cappellini ho messo carote e su altri pomodori.


Dimenticavo: al posto della ricotta potete utilizzare dello stracchino. L'acidulo del formaggio con la salsiccia dona un gusto molto gradevole. Buon appetito!!!

martedì 1 settembre 2009

Torta morbida di pesche

Settembre è un mese lento, profumato di mosto e di bosco, un po’ malinconico... io ricomincio dal dolce!!! Questa è una vecchissima ricetta di A Tavola che ho modificato: dà sempre ottimi risultati.



Gli ingredienti
6 pesche mature
200 gr di farina 00
150 gr di zucchero
50 gr di burro
2 uova
4 cucchiai di latte
il succo di ½ limone
una bustina di lievito in polvere per dolci

Come procedere
Riducete a dadini la polpa di tre pesche (serve qualche goccia di limone perché non anneriscano) e frullate la polpa delle altre tre con il succo di mezzo limone. Nel mixer fate montare il burro, già morbido, e lo zucchero, poi aggiungete i tuorli uno alla volta. Quando il composto risulterà cremoso, mettete nel mixer le pesche frullate, la farina e il lievito. La ricetta originale prevedeva panna fresca, non avendola a disposizione ho aggiunto 4 cucchiai di latte intero (non è la stessa cosa!!!). A questo punto inglobate le chiare d’uovo, che avrete montato a neve ferma con un pizzico di sale.



Imburrate uno stampo e infarinatelo; versate un primo strato di composto e distribuite in modo uniforme i dadini di pesca. Ricoprite con il resto del composto e spolverate generosamente di zucchero, che cuocendo diventerà una crosticina dolcissima…. In forno a 180° per 40 minuti. Va servita tiepida. Se non vi basta la crosticina... potete decorare con lo zucchero a velo.


BENTORNATI IN CUCINA.....

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