giovedì 22 luglio 2010

Zucchine "sottoaceto" in 3 minuti

Vi avevo già detto dei miei guai con il forno. Ecco, nel frattempo mi ha lasciato anche il robot, ormai vecchietto ma con una carriera di servizio onorata, tra frullati, tritate e mescolamenti.

Insomma due perdite significative in troppo poco tempo: ma succede così. Ci sono momenti in cui le casa si ribella: si rompe una cosa, poi un’altra e un’altra ancora. Io mi sono fatta persuasa (come dice Montalbano) che sia una richiesta di attenzione. La casa ha una sua anima, il suo carattere, respira con noi che la abitiamo e riflette le presenza di chi ci ha vissuto prima. Va trattata con cura e rispettata. E la mia, in questo periodo, è un casino totale!!!! Deprivata della possibilità di utilizzare alcune modalità di cottura, che mi piacciono proprio tanto, ho testato questa nuova ricetta della mamma di Gabriella, che è davvero un portento in cucina. Si tratta di un sistema simili a quello della preparazione dei sottaceti. Vi do le dosi per un contorno/antipasto per 4 persone ma è possibile preparane un po’ di più e tenerle conservate nei barattolini di vetro almeno una settimana in frigo.

Ingredienti
4 zucchine di media grandezza,
un bicchiere di aceto di vino bianco,
½ litro di acqua,
1 testa d’aglio,
sale, peperoncino, maggiorana e basilico.

Come procedere
Mettete l’acqua salata con l’aceto a bollire; nel frattempo tagliate le zucchine nel senso della lunghezza in nastri sottili. Quando l’acqua bolle, buttate le zucchine e calcolate, da quando riprende il bollore, 3 minuti esatti. Scolate e tamponate le verdure. Condite con olio, aglio tritato finissimo, erbe aromatiche e peperoncino. Da servire freddo e da conservare per qualche giorno in un barattolo di vetro in frigo.


Spendo ancora due parole per il magico attrezzino della Chef’n che ho scoperto da pochissimo e ovviamente comprato (trattasi di sindrome ossessiva-compulsiva orientata al possesso maniacale di caccavelle). S'indossa come un anello sull’anulare e consente di tagliare sottilmente e in sicurezza… Ma tutta la linea è davvero carina, se vi capita vale la pena!

mercoledì 21 luglio 2010

Bomboloni on the beach

Torno al mio amato blog rinfrancata da un piccolo anticipo di ferie. Come vedete, grazie all'amico Luigi - spacciatore di dolcezze - non ci siamo fatti mancare nulla, ma proprio nulla.

Compresi i bomboloni serviti nell'alzatina, sotto l'ombrellone, con doppia farcitura: panna e crema!!!!! La classe non è acqua ...notare il centrino di carta!!!!

Ma poichè la vita è dolce e amara insieme, in tutto questo godimento c'è stata una perdita. Niente di grave, eh... ma il forno è andato!!!!! Si è rotto il vetro esterno e sono in attesa che lo sostituiscano. Per amor di verità - visto che il forno io lo acccendo anche a Ferragosto - devo confessare che ho provato a farlo andare ugualmente, ma un persistente e accentuato scricchiolio mi ha indotto a desistere. Per cui, mio malgrado, da domani ricomincio a postare ricette "senza fuoco"... o quasi: pentole e padelle posso ancora usarle!!!

mercoledì 7 luglio 2010

Le girelle per la colazione

Lo ammetto: avevo un serio pregiudizio sull’utilizzo del philadelphia in cucina. Ho sempre preferito la ricotta che adoro e uso moltissimo, perché conferisce morbilità e leggerezza. Ma, poiché non mi piace avere pregiudizi e visto che esimi maestri la utilizzano, ho voluto provare.


Il primo tentativo non è poi andato così male: porgo tutte le mie scuse al signor Philadelphia. La ricetta è di Tania di Dulcis in Furno (che in questi giorni sto saccheggiando) e la trovate qui.

Ingredienti:
250 g di farina,
100 g di zucchero,
150 g di philadelphia,
25 g di burro fuso,
50 ml circa di latte tiepido,
1 cucchiaino di zucchero,
1/2 cubetto di lievito di birra,
i semini di una bacca di vaniglia.

Procedimento
Sciogliete il lievito nel latte tiepido insieme a un cucchiaino di zucchero. Setacciate in una ciotola la farina e il lievito e aggiungete anche lo zucchero e i semini della bacca. Mescolate aggiungendo il latte in cui avete diluito il lievito. Infine il formaggio. Lavorate bene fino ad ottenere un composto omogeneo, coprite con la pellicola e attendente che raddoppi il volume (circa due ore).



Stendete la pasta in un quadrato, Tania suggerisce di arrivare a 25-30 cm di lato… io ho fatto un po’ ad occhio e non si può proprio dire che fosse un qudrato!!!! Arrotolate la pasta su se stessa e sigillate il bordo, quando l'avrete arrotolata tutta, con un po’ d’acqua. Il bordo dovrebbe essere della stessa lunghezza del rotolo... se avete fatto un quadrato. Altrimenti, come è successo a me, non avrete una sovrapposizione regolare. Tagliate il rotolo a fette di circa 1 cm. Tania, che è brava, suggerisce di utilizzare un filo per non rovinarle, come si fa con il polentone. Ma io non ho seguito il consiglio e le ho spatasciate un pochino usando il coltello. Foderata di carta forno una teglia e mettete le girelle a distanza l’una dall’altra perché dovranno ancora lievitare e raddoppiare di volume. Arrivata a questa fase, io sono scappata al lavoro e quindi le mie girelline hanno lievitato fino all’ora di pranzo!!!! Battete un uovo e spennellate prima di mettere in forno a 180° per circa 15 - 20 minuti. Ottima, perchè si accentano i contrasti ,con la marmellata di pompelmo rosa che ho appena comprato!!!!


Ora voglio proprio provare la finta sfoglia di Adriano!!!!

lunedì 5 luglio 2010

Quadrotti al cedro

Da un po' volevo provare questa ricetta di Tania: già la foto mi faceva venire l'acquolina in bocca!!! Qualche giorno fa ho acquistato dei cedri senza aver bene l'idea di cosa farne ma ieri finalmente.... illumimazione: ho messo insieme le due cose per cui questa è la variante dei tranci al limoni.



Ingredienti
Per la base:
2 uova,
75 g di zucchero,
250 g di farina 00,
125 g di burro,
30 g di acqua,
1/2 bustina di lievito in polvere.

Per la crema:
2 uova,
250 g di zucchero a velo,
6 cucchiai di farina 00,
la scorza grattugiata di un cedro,
150 ml di succo di cedro,
1/2 bustina di lievito in polvere.

Procedimento
Si procede prima con la base: montate le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso, poi aggiungete la farina e il lievito setacciati insieme. Quando sono ben incorporati, aggiungete il burro fuso a bagnomaria o al microonde e infine l’acqua. Il composto finale è elastico e molto molto morbido. Mettete in uno stampo della carta forno, bagnata e strizzata, sistemate il composto cercando di livellarlo, ma - almeno a me!!!! - è successo che in cottura e cresciuto più da una parte che dall’altra. Così, quando ho aggiunto la crema, si è disposta in modo non uniforme. In forno a 180° per circa 20 minuti.


Preparate la crema montando lo zucchero con le uova, aggiungete il succo di cedro e la scorza grattugiata, poi la farina e il lievito setacciati insieme. Versate la crema nello stampo sopra la base già cotta e infornate a 180° per circa 15 minuti. In realtà la ricetta di Tania - che specifica l’utilizzo del forno a gas - calcola 20 minuti e così ho fatto anche io, ma avendo il forno ventilato la crema si è addensata troppo. Quindi se usate il forno ventilato dovrebbero bastare circa 15 minuti (... si sa, i forni non sono tutti uguali!). Sfornate, lasciate freddare e tagliate i quadrotti. Prima di servire cospargete con zucchero a velo e decorate con qualche fettina di fragola. Vi consiglio di andare vedere anche la versione di Dulcis in furno: le dosi sono le stesse che trovate qui ma la sua ...è una meraviglia di sofficità!!!!

venerdì 2 luglio 2010

Si riparte... da Torino

Mi sono placata! E rassegnata. Visto che la vecchia formattazione del blog è perduta, dopo tre giorni di continue modifiche, deludenti e frustranti, ho deciso per un completo rinnovamento del look. E considero di buon augurio per il futuro cammino, ricominciare raccontandovi di un viaggio. Il post era lì da un po' ma c'era sempre altro da pubblicare e seguire. A Torino per la Fiera del Libro, non ho potuto resistere ad una visita "sensoriale" di questa bellissima città.


Vi consiglio - se non la conoscete già - una visita al cioccolateria Guido Gobino (che tra l'altro ha aperto a Milano da poco). La pubblicità è totalmente gratuita: nessuno mi paga, ma quando una cosa merita è giusto promuoverla. La bottega di Via Lagrange al numero 1 (siamo nella strada opposta all'ingresso del Museo egizio) ti accoglie con una serie di prodotti meravigliosi da sgranocchiare, sciogliere, spalmare, annusare o titillare. Non scherzo: non stiamo parlando dei soliti cioccolatini (che pure ci sono in abbondanza) e non stiamo parlando del solito punto vendita ( che pure la cioccolateria è). Il laboratorio è infatti anche una sala degustazione, dove il cioccolato può essere accompagnato con caffè o rum e dove si possono sperimentare odori e sapori pregiati in pieno relax.


Questa è la tavoletta - extra bitter 63% - realizzata per la Fiera del libro, quest'anno dedicata all'India. Peccato non fosse in vendita...

.... mentre era in vendita questa goduriosa meraviglia che ho riportato a casa insieme ad amaretti, cremini, ganache, preparato per la cioccolata calda, tavolette di varia fogglia e natura, gianduja (qualcosa ho regalato anche, eh!!!). Si chiama Hazelshock, è una polvere finissima di nocciola che non si mastica e non si scioglie nel latte, ma si degusta con una piccola cannuccia. Impalpabile: quando arriva tra le labbra, si scioglie con il calore della bocca e il sapore si spande da papilla a papilla. Un viaggio nel viaggio. Ma una nota di merito la devo anche alle ganache, piccoli bottoni di cioccolato speziato: commuoventi quelle agli agrumi con cioccolato bianco e quelle da "meditazione".

Salto filologico, ma non posso non citare in questo excursus torinese IL panino: mix perfetto di caprino, il classico bagnet verd, acciughina e peperoncino!!!! Ci ha ristorato e ricaricato dalla fatica delle peregrinazioni. Vi auguro un "buon viaggio". Al prossimo post...

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails