Una ricetta profumatissima, perfetta per l'estate che verrà, che mi da l'occasione di segnalarvi questo libro delizioso: "Un filo d'olio" di Simonetta Agnello Hornby.
Indimenticabile la sua "Mennulara", ironico e appassionato. Ora torna alle stampe per la Sellerio con questo delizioso racconto di famiglia, in cui intreccia ricordi di bambina alle ricette di nonna Maria. "L’idea - scrive - era quella di far rivivere la cultura della tavola di casa nostra attraverso le sue ricette, fotografie d’epoca e alcune pagine 'narrative' per le quali avrei attinto ai nostri ricordi e ai racconti di mamma". Rispettate tutte le aspettative: ne nasce un ricettario di famiglia, semplice e goloso, ma anche una storia di legami e affetti. Piacevolissimo, da acquistare!
Ciò detto, ecco la ricetta del "pesto povero".
Ingredienti (per 4 persone)
1 tazza da latte di foglie di basilico,
1 tazzina di caffè di foglie di prezzemolo,
3-4 foglie grandi di salvia,
1 cucchiaio di aghi di rosmarino,
1 cucchiaio di foglie di menta,
la buccia sottile di 1/4 di limone,
1 pomodoro piccolino con semi e buccia,
1 spicchio d'aglio,
5-6 mandorle,
4- 5 cucchiai di olio,
sale e pepe.
Variante obbligata: al posto del pomodoro piccolo 3 pomodorini piccadilly (avevo solo quelli) .
Variante obbligata: al posto del pomodoro piccolo 3 pomodorini piccadilly (avevo solo quelli) .
Come procedere
Mettete nel mixer tutte le erbe, il pomodoro (che conferisce al pesto un colore diverso dal verde brillante a cui siamo abituati) aglio, mandorle. Tritate aggiungendo l'olio a filo: il pesto deve rimanere denso, come da ricetta originale. Condite la pasta aggiungendo 2 cucchiai di acqua di cottura e parmigiano (o pecorino) grattugiato.
Il primo aroma che vi resta in bocca è il basilico, poi arriva la salvia che lascia in fondo la menta e il limone. Un pesto dal sapore mutevole e intenso, come la scrittura della Hornby.
E con questa ricetta partecipo al contest di GustoShop dedicato alla primavera.
E' semplicemente meraviglioso, lo faccio appena le foglie della mia piantina di salvia saranno grandi abbastanza!
RispondiEliminaCiao arabacara. Veramente profumato, un'alternativa di qualità a quello tradizionale. Incredibile come i sapori si sposino insieme, ma allo stesso tempo riemergano individualmente. Ma anche da te vedo meraviglie... ti engo a trovare! Grazie della visita.
RispondiEliminaQuest'anno mi sono decisa a farmi un piccolo angolino di piante aromatiche fresche. Questo pesto è un trionfo di profumi, devo provarlo assolutamente. Un bacio, buona settimana
RispondiEliminaFederica@, assolutamente sì!!! Ne vale proprio la pena.
RispondiEliminaE meno male che doveva esser povero come pesto..mi sembra degnissimo e quasi più aromatico di qualsiasi altro! Meglio pesti poveri che pesti pretenziosi :D
RispondiEliminaps: il nome del blog mi piace da matti, mi strappa sempre un sorriso
Questo pesto 'povero' è proprio da provare...! L'aroma della menta..e la salvia...sono curiosa...! Anche il libro deve essere carino!
RispondiEliminaReb@: è vero! Non ha nulla da invidiare al cugino ricco, anche perché la base aromatica è quella del basilico. Sono felice che il nome del blog ti faccia sorridere.
RispondiEliminaAcky@: libro delizioso. E ci sono altre ricette molto carine.
Adoro le piante aromatiche, le coltivo sul balcone, anzi, a dir la verità faccio gran poco, fanno tutto loro e sopravvivono anche all'inverno ! Insomma il bouquet di questo pesto è profumatissimo, una meraviglia !
RispondiEliminaTi andasse di partecipare a un concorso sulla primavera (questa ricettina sarebbe perfetta...) con premi golosi e una giuria professional, be' fa' pure un salto da me, ti aspetto !
Ciao
Marilì
Marilì grazie della visita e dell'invito che non posso rifiutare!!!! Vengo a trovarti.
RispondiEliminaCiao Carla, mi fa piacere che tu sia venuta a trovarmi e a lasciare questa deliziosa ricetta piena di profumo primaverile ! A presto
RispondiEliminaMarilì