Mai rinunciare al pic-nic del week end del primo maggio anche se chiusi
in casa. L’influenza passerà! Intanto ci vuole molto spirito di adattamento e un po' di immaginazione. Ma questo post è anche una buona occasione per parlare di frittate!
Nella mia infanzia il cibo principe del pranzo fuori porta
era il panino con la frittata. Cibo antico, la fritatta, già consumato nell’antica Roma
come ci ricorda Apicio. Esiste anche una sorta di guinness dei primati storico: si narra che ben mille uova furono impiegate per la super frittatona cotta nel 1535 nella Certosa di Padula (Sa) in onore di Carlo V di Spagna, che
tornava vittorioso con il suo esercito dalla battaglia di Tunisi. Un evento culinario che è diventato anche una moderna rievocazione storica.

Non vorrei contraddire l'ottimo Artusi, blogger ante litteram, ma io la frittata la faccio proprio così, fatta eccezione per il burro.
Frittata di primavera con maggiorana e piselli
4 uova fresche
60 g di piselli già sbucciati
2 cucchiai di parmigiano
grattugiato
1 cucchiaio di latte intero
1 cipollotto fresco
1 cucchiaio di foglioline di
maggiorana
Olio evo
Sale
Cuocere i piselli freschi per una
decina di minuti in acqua salata. Scolarli. Battere le uova con il latte, il
parmigiano e un pizzico di sale; poi aggiungere le foglioline di maggiorana ben lavate. In una padella antiaderente far soffriggere il cipollotto tagliato sottile, facendo attenzione che non bruci; aggiungere i piselli e farli insaporire. Aggiungere le uova e muovere delicatamente finché cominciano a rapprendersi, in modo che i piselli si distribuiscano in modo omogeneo. Abbassare la fiamma e far girare la padella perché la fritta non attacchi. Quando si è asciugata e dorata, girarla con un
piatto e cuocere alla morbidezza desiderata. Buon appetito!
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