Scriveva...
"Me spiego: da li conti che se fanno
secondo le statistiche d’adesso
risurta che te tocca un pollo all’anno:
e, se nun entra ne le spese tue,
t’entra ne la statistica lo stesso
perché c’è un antro che ne magna due".
Ma, direte voi, che cavolo c'entrano 'e pizzell con il pollo? Nulla. C'entrano invece con la mia personalissima statistica, quella che non mente, secondo questo enunciato: chi si chiama Margherita cucina meravigliosamente! Mia nonna, di cui ho scritto tante volte, si chiama Margherita e Margherita è anche il nome della mamma dei miei amici campani. Margherita è una cuoca super... dispensatrice di bocconi prelibati... vate della tradizione. E siamo al 100%!!!Questa che vi propongo è una delle tante ricette che ogni tanto ci prepara. L'ultima volta il 25 aprile.
Ingredienti (per un numero imprecisato di pizzelle)
1 chilo di farina 0,
25 gr di lievito di birra,
2 cucchiaini di sale,
alici sott'olio,
acqua quanto basta perché la pasta diventi collosa (meno di un litro),
olio di semi per friggere.
- attenzione, avevo sbagliato la dosi delle alicette, con una ci fate circa tre pizzell, altrimenti sono troppo salate -
Come procedere
Il procedimento è facilissimo, ma è necessario che troviate la giusta consistenza. La prima volta che l'ho preparate, più o meno ad occhio, ho fritto sostanzialmente della pasta di pane. Buona, ma niente a che vedere co e pizzell (e scusate la pessima pronuncia partenopea). Unite gli ingredienti, aggiungendo il sale alla farina e sciogliendo il lievito in un po' d'acqua tiepida. Unite l'acqua un po' alla volta fino a raggiunegere una consistenza collosa, appiccicosa.. spero che le foto vi aiutino un po'. Lasciate lievitare almeno un'ora.
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Prendete l'impasto a cucchiaiate, mettete un pezzetto di alice al centro e "modellate" per incorporarla come per le quenelle (con un alicetta ci fate almeno tre pizzell). Lasciate scivolare a cucchiaiate nell'olio bollente.
Immediatamente e pizzell si gonfieranno, galleggiando...
... meravigliosamente deliziose. Potete esagerare aggiungendo anche fiori di zucca. Buon appetito!
PS. Che sbadata... dimenticavo, Margherita è il mio secondo nome!
bel post e bella ricetta
RispondiEliminaGrazie!!! Le crespelle da noi li facciamo così come le hai fatte te nella tradizione più assoluta, ma li facciamo anche con baccalà pomodori secchi ricotta e per finire con la nutella che di tradizione non cia nulla ma di tanto goloso si!!! Un bacio e a presto, ciao.
RispondiEliminaqueste sono una libidine!!!! E la dieta???? beh , oggi è venerdì e solitamente la dieta si comincia il lunedì...giusto? Quindi ho ancora tempo per provarle ;-) Grazie
RispondiEliminaLe vogliooooooooo.....io conosco le molisane "e' scarpelle" che sono esattamente come e' pizzell ma di forma allungata, come dei bastoncini che possono anche arrivare ad una decina di cm e che si mangiano a quattro palmenti se te ne trovi davanti un vassoio. Queste con le acciughine sono da morte immediata (di libidine!). Un bacio, Pat
RispondiEliminammmmmm....davvero una delizia!baci! buon w.e.!
RispondiEliminaMa che delizieeee!!! si si, sono proprio le pizzelle, o anche zeppulell, è brave le margherita!
RispondiEliminaMi hai incuriosita con le tagliatelle fritte... quindi faccio un giro nel tuo interessantissimo blog per vedere se trovo la ricetta.
Ciao a presto
Vale grazie della visita.
RispondiEliminaMax: la nutella è entrata d'ufficio nella tradizione ormai. A casa mia non manca mai, ma certo la variante con pomodori secchi o baccalà deve essere ottima.
Deborah hai ragione: per la dieta c'è sempre UN lunedì!!!!
Patty, una libidine declinata nelle diverse ricette regionali.... come tantissimi piatti italiani. L'unità noi la festeggiamo così!
Federica, delizia assicurata.
RicetteAmoreFantasia: non la trovi ancora, in realtà ho le foto da pubblicare ma non l'ho ancora fatto. Uno dei prossimi post. Promesso!
Noi le chiamiamo pettole e... lo so ... sono meravigliose! Buona domenica
RispondiEliminaQuesta e' proprio irresistibile. Ma quindi giri sempre con il cucchiaio, non impasti a mano, giusto?
RispondiEliminaLe voglio proprio fare!
che deliziaaaaaaaaaaaaaaa!!! da me in salento si chiamano pettole!Posso darti un consiglio? La prossima volta prova a mettere l'acqua frizzante, anzichè quella naturale: saranno ancora più buone! Un bacione! :)))
RispondiEliminaGiulia e Le ricette dell'amore vero: ecco un altro nome per la stessa delizia.
RispondiEliminaArabacara: esatto, non impasti perché devono rimanere collose. E' come se mettessi troppa acqua nell'impasto per il pane e ti si appiccica tutto: come ho cercato di far vedere in foto, deve essere consistente ma molliccio. Ma l'unica è provare...provare ...provare!
Ed io provero', provero' e provero' ;-)
RispondiEliminaLe conosco e sono buonissime.
RispondiElimina(Non conosco nessuna Margherita, mi perdo una probabile ottima cuoca) Un saluto.