L’acqua, al mattino, era freddissima ma il profumo di fiori rimaneva a lungo sulla pelle. Profumo di rose. Mia madre metteva i petali in una bacinella piena di acqua, che restava fuori dalla finestra tutta la notte. Era la festa dell’Ascensione, 40 giorni dopo Pasqua, e al mattino con l’acqua benedetta ci si lavava il viso. Quel rito conteneva la promessa di salute per tutto l’anno. Per me l’attesa di quel piccolo miracolo notturno, impalpabile e invisibile, era eccitante quasi come la notte di Natale. Nell’acqua ‘dorosa si mettevano fiori e erbe aromatiche: lavanda, gelsominio, ma anche fiori di rosmarino, foglie di alloro, menta e salvia.
Quando ho pensato a questo blog, e a quale nome scegliere, non ho avuto dubbi. Un omaggio ai profumi, che sono anche scampoli di memoria, e all’attesa, tra tutti gli ingredienti, quello più necessario per un’ottima riuscita. In cucina come nella vita.
Questo blog è anche il ristorante che non ho ancora aperto e il ricettario che non ho ancora scritto...
Quando ho pensato a questo blog, e a quale nome scegliere, non ho avuto dubbi. Un omaggio ai profumi, che sono anche scampoli di memoria, e all’attesa, tra tutti gli ingredienti, quello più necessario per un’ottima riuscita. In cucina come nella vita.
Questo blog è anche il ristorante che non ho ancora aperto e il ricettario che non ho ancora scritto...
Ciao e benvenuta nel mondo dei Blogger!
RispondiEliminaMi piace il titolo e la spiegazione che hai dato..."scampoli di memoria"...
Ti aggiungo al mio nella sezione pagine a sorpresa.
A presto Carla
Grazie Carla...
RispondiEliminaE prestissimo arrivano le ricette!
come al solito, quando ti leggo, ripesco dai ricordi della mia infanzia emozioni dolcisime che sono state per tanto tempo sopite ...grazie carlina ti voglio bene
RispondiEliminachissà prima o poi potrebbe arrivare qualche ricetta.....visto mai gabriella
La prima deve essere la tua mitica zuppa di cipolle!!! Attendo la ricetta da pubblicare. Grazie Grabry
RispondiEliminai petali di rose nella festa dell'ascensione è un ricordo bellissimo ed evanescente, in un paese d'abruzzo nella mia infanzia l'usanza di far piovere petali di rose dalle finestre addobbate mentre passava la processione..e sfilare i petali dalle corolle si diceva spipilare,
RispondiEliminache segno poetico inaugurare un blog con tale immagine!
Piacere di conoscerti, in questa pioggia di petali.
RispondiEliminanina
... grazie a voi della visita!!!
RispondiEliminaMi piace l'acqua 'dorosa e il bellissimo ricordo di presentazione, tornerò a leggerti.
RispondiEliminaWow! che bello! Questo tuo racconto ha fatto rivivere un ricordo della mia infanzia, molto piacevole... era la mia vicina di casa che quelle mattine ci portava l'acqua di san giovanni e la nonna mi costringeva a lavarmici il viso... è vero era freddissima e profumatissima e mi scocciava che fosse così fredda di prima mattina!! ma cavolo, ancora riesco a risentire quei profumi e a tornare bambina... grazie! scusa ma di dove sei di preciso? io sono di recanati ma ora abito a pse.
RispondiEliminaciao e complimenti per il blog!