mercoledì 7 luglio 2010

Le girelle per la colazione

Lo ammetto: avevo un serio pregiudizio sull’utilizzo del philadelphia in cucina. Ho sempre preferito la ricotta che adoro e uso moltissimo, perché conferisce morbilità e leggerezza. Ma, poiché non mi piace avere pregiudizi e visto che esimi maestri la utilizzano, ho voluto provare.


Il primo tentativo non è poi andato così male: porgo tutte le mie scuse al signor Philadelphia. La ricetta è di Tania di Dulcis in Furno (che in questi giorni sto saccheggiando) e la trovate qui.

Ingredienti:
250 g di farina,
100 g di zucchero,
150 g di philadelphia,
25 g di burro fuso,
50 ml circa di latte tiepido,
1 cucchiaino di zucchero,
1/2 cubetto di lievito di birra,
i semini di una bacca di vaniglia.

Procedimento
Sciogliete il lievito nel latte tiepido insieme a un cucchiaino di zucchero. Setacciate in una ciotola la farina e il lievito e aggiungete anche lo zucchero e i semini della bacca. Mescolate aggiungendo il latte in cui avete diluito il lievito. Infine il formaggio. Lavorate bene fino ad ottenere un composto omogeneo, coprite con la pellicola e attendente che raddoppi il volume (circa due ore).



Stendete la pasta in un quadrato, Tania suggerisce di arrivare a 25-30 cm di lato… io ho fatto un po’ ad occhio e non si può proprio dire che fosse un qudrato!!!! Arrotolate la pasta su se stessa e sigillate il bordo, quando l'avrete arrotolata tutta, con un po’ d’acqua. Il bordo dovrebbe essere della stessa lunghezza del rotolo... se avete fatto un quadrato. Altrimenti, come è successo a me, non avrete una sovrapposizione regolare. Tagliate il rotolo a fette di circa 1 cm. Tania, che è brava, suggerisce di utilizzare un filo per non rovinarle, come si fa con il polentone. Ma io non ho seguito il consiglio e le ho spatasciate un pochino usando il coltello. Foderata di carta forno una teglia e mettete le girelle a distanza l’una dall’altra perché dovranno ancora lievitare e raddoppiare di volume. Arrivata a questa fase, io sono scappata al lavoro e quindi le mie girelline hanno lievitato fino all’ora di pranzo!!!! Battete un uovo e spennellate prima di mettere in forno a 180° per circa 15 - 20 minuti. Ottima, perchè si accentano i contrasti ,con la marmellata di pompelmo rosa che ho appena comprato!!!!


Ora voglio proprio provare la finta sfoglia di Adriano!!!!

12 commenti:

  1. Mi piacciono il tuo entusiasmo e la tua voglia di sperimentare e imparare. Queste girelle, per essere la prima volta che le fai, ti son venute benino... :-) Brava!

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  2. Sai cos'é? Che sto benedetto signo Philadelpha (non farmelo immaginare perchè me lo figuro molliccio e bianchiccio!) ha inventato un formaggio abbastanza insostituibile per la sua compattezza e dal gusto versatilissimo. Ci scoccia dar credito ad un prodotto tanto commerciale, ma diamo a Sig. P. ciò che gli spetta.
    Io ho provato una volta un cheesecake con la robiola e non mi è dispiaciuto...

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  3. Lucia@ Eh sì si può migliorare. In realtà le stavo quasi bruciando... si sono cotte troppo, ma sono rimaste molto morbide. E si sono mantenute così anche il giorno dopo (conservate in un sacchetto). Chissà forse sarebbero rimaste morbide ancora qualche giorno, ma non ci sono arrivate!!!

    Parentesiculinaria@ Anche io me lo immagino così il signor P!!! Il fatto è che questo cavolo di formaggio è anche insapore, cosa che non è la ricotta, anche se non c'è paragone tra i due in fatto di qualità!!! Io mi sono rassegnata.... la userò più spesso.

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  4. Che belle queste girelle. Sul Philadelphia ho anch'io un atteggiamente ambivalente, ma devo confessare cje mi sa che e' una posizione ideologica perche alla fine...e' buono...Besos

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  5. Glu.fri@ Non di sola ricotta vive l'uomo!!! Buona giornata

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  6. Io direi anche di fare qualche complimento al signor Philadelphia, naturalmente deve dividerli con noi! Carla grazie, mi piace questo tuo dolce saccheggiare!

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  7. Mi hai ricordato una ricetta... Buone queste, sono sempre una garanzia, in qualunque modo le si prepari

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  8. Tania@ ...continuerò a saccheggiare!!!!

    Giulia@ In effetti, ora che mi sono decisa ad usare questo formaggio, ne ho trovate molte anche io.!!! Grazie della visita.

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  9. Ciao! Sono acceduta al tuo blog da quello di anice e cannella che ho tra i preferiti nel mio di blog....Anche io sono marchigiana di origine..Sono nata ad Ancona e ho vissuto a Jesi fino a quando sono partita per l'università che ho fatto a Bologna, dove poi sono rimasta a vivere....Mi fa piacere però incontrare "incontrare" una marchigiana come! Grazie per le tue ricette.....!!! Martina

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  10. Aurore@ ...vado subito a vedere!!!!

    MArtina@ I marchigiani sono sparpagliati ovunque in Italia e nel mondo. E' un piacere incontrarti!!!

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  11. ma che bel posticino ..e sopratutto....che bello quel gattino!!:D

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  12. Genny@ grazie...per il gattino ho un debole, soprattutto quando comincia a ronzare come una motorino per fare le fusa!!!!!

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