Il primo tentativo non è poi andato così male: porgo tutte le mie scuse al signor Philadelphia. La ricetta è di Tania di Dulcis in Furno (che in questi giorni sto saccheggiando) e la trovate qui.
Ingredienti:
250 g di farina,
100 g di zucchero,
150 g di philadelphia,
25 g di burro fuso,
50 ml circa di latte tiepido,
1 cucchiaino di zucchero,
1/2 cubetto di lievito di birra,
i semini di una bacca di vaniglia.
Procedimento
Sciogliete il lievito nel latte tiepido insieme a un cucchiaino di zucchero. Setacciate in una ciotola la farina e il lievito e aggiungete anche lo zucchero e i semini della bacca. Mescolate aggiungendo il latte in cui avete diluito il lievito. Infine il formaggio. Lavorate bene fino ad ottenere un composto omogeneo, coprite con la pellicola e attendente che raddoppi il volume (circa due ore).
Stendete la pasta in un quadrato, Tania suggerisce di arrivare a 25-30 cm di lato… io ho fatto un po’ ad occhio e non si può proprio dire che fosse un qudrato!!!! Arrotolate la pasta su se stessa e sigillate il bordo, quando l'avrete arrotolata tutta, con un po’ d’acqua. Il bordo dovrebbe essere della stessa lunghezza del rotolo... se avete fatto un quadrato. Altrimenti, come è successo a me, non avrete una sovrapposizione regolare. Tagliate il rotolo a fette di circa 1 cm. Tania, che è brava, suggerisce di utilizzare un filo per non rovinarle, come si fa con il polentone. Ma io non ho seguito il consiglio e le ho spatasciate un pochino usando il coltello. Foderata di carta forno una teglia e mettete le girelle a distanza l’una dall’altra perché dovranno ancora lievitare e raddoppiare di volume. Arrivata a questa fase, io sono scappata al lavoro e quindi le mie girelline hanno lievitato fino all’ora di pranzo!!!! Battete un uovo e spennellate prima di mettere in forno a 180° per circa 15 - 20 minuti. Ottima, perchè si accentano i contrasti ,con la marmellata di pompelmo rosa che ho appena comprato!!!!
Ora voglio proprio provare la finta sfoglia di Adriano!!!!
Mi piacciono il tuo entusiasmo e la tua voglia di sperimentare e imparare. Queste girelle, per essere la prima volta che le fai, ti son venute benino... :-) Brava!
RispondiEliminaSai cos'é? Che sto benedetto signo Philadelpha (non farmelo immaginare perchè me lo figuro molliccio e bianchiccio!) ha inventato un formaggio abbastanza insostituibile per la sua compattezza e dal gusto versatilissimo. Ci scoccia dar credito ad un prodotto tanto commerciale, ma diamo a Sig. P. ciò che gli spetta.
RispondiEliminaIo ho provato una volta un cheesecake con la robiola e non mi è dispiaciuto...
Lucia@ Eh sì si può migliorare. In realtà le stavo quasi bruciando... si sono cotte troppo, ma sono rimaste molto morbide. E si sono mantenute così anche il giorno dopo (conservate in un sacchetto). Chissà forse sarebbero rimaste morbide ancora qualche giorno, ma non ci sono arrivate!!!
RispondiEliminaParentesiculinaria@ Anche io me lo immagino così il signor P!!! Il fatto è che questo cavolo di formaggio è anche insapore, cosa che non è la ricotta, anche se non c'è paragone tra i due in fatto di qualità!!! Io mi sono rassegnata.... la userò più spesso.
Che belle queste girelle. Sul Philadelphia ho anch'io un atteggiamente ambivalente, ma devo confessare cje mi sa che e' una posizione ideologica perche alla fine...e' buono...Besos
RispondiEliminaGlu.fri@ Non di sola ricotta vive l'uomo!!! Buona giornata
RispondiEliminaIo direi anche di fare qualche complimento al signor Philadelphia, naturalmente deve dividerli con noi! Carla grazie, mi piace questo tuo dolce saccheggiare!
RispondiEliminaMi hai ricordato una ricetta... Buone queste, sono sempre una garanzia, in qualunque modo le si prepari
RispondiEliminaTania@ ...continuerò a saccheggiare!!!!
RispondiEliminaGiulia@ In effetti, ora che mi sono decisa ad usare questo formaggio, ne ho trovate molte anche io.!!! Grazie della visita.
Ciao! Sono acceduta al tuo blog da quello di anice e cannella che ho tra i preferiti nel mio di blog....Anche io sono marchigiana di origine..Sono nata ad Ancona e ho vissuto a Jesi fino a quando sono partita per l'università che ho fatto a Bologna, dove poi sono rimasta a vivere....Mi fa piacere però incontrare "incontrare" una marchigiana come! Grazie per le tue ricette.....!!! Martina
RispondiEliminaAurore@ ...vado subito a vedere!!!!
RispondiEliminaMArtina@ I marchigiani sono sparpagliati ovunque in Italia e nel mondo. E' un piacere incontrarti!!!
ma che bel posticino ..e sopratutto....che bello quel gattino!!:D
RispondiEliminaGenny@ grazie...per il gattino ho un debole, soprattutto quando comincia a ronzare come una motorino per fare le fusa!!!!!
RispondiElimina