lunedì 19 ottobre 2009

Le polpette dal cuore salato e l’allesso
























Senza saperlo ieri ho aderito idealmente all’iniziativa milanese in favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo: 50 macellai lombardi hanno preparato 100 mila polpette più una, con quasi 2 tonnellate di impasto tra carne, prosciutto, mortadella, parmigiano e pangrattato. Roba da record. Molto più modestamente, le mie polpette sono il risultato di circa 4 etti di muscolo rimasto dall’allesso. Cos’è l’allesso???!!!! Vi rimando a questa dotta spiegazione di Loste: ubi maior... La citazione è irrinunciabile e doverosa: nelle Marche non esiste il bollito, ma il lesso. Concordo pienamente. La differenza sta nel mettere la carne in acqua fredda (ottimo brodo) o in acqua calda (ottimo bollito).

















Al pezzetto di carne superstite, passato al tritacarne, ho aggiunto: un uovo intero, 5 fette di pane “vecchietto” ammorbidito nel brodo… visto che c’era, tre cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato, 2 fette di mortadella (pochine, ma avevo solo quelle). E fin qui nulla di nuovo. Al centro di ogni polpetta ho messo uno o due dadini di ricotta salata.




















E poi via con la panatura sostenuta: rotolate la polpetta nella farina, poi nell’uovo e infine passatela nel pangrattato.


























Frittura in olio di girasole...

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