
Torta di formaggio e olive
Ingredienti
250 gr di Brie (o di formaggio simile)
2 uova
200 ml di panna fresca
olive nere (meglio quelle greche)
timo
sale e pepe bianco

Nel mixer montate bene le uova, poi aggiungete il formaggio a pezzettini e la panna fino ad ottenere una crema uniforme. Regolate di sale e pepe. Ungete una teglia con un po’ di burro, versatevi la crema di formaggio. Distribuite le olive (io ne avevo di normali) e profumate con il timo. In forno a 160° per 15 minuti. Da servire con pane abbrustolito, ben caldo.
La scelta del brie rende il gusto di questo piatto molto morbido; scegliendo un formaggio più forte e più acido potete var virare decisamente il sapore e il risultato sarà altrettando buono e gustoso.






Domanda retorica, non può. E
Il gioco è avvincente, di strategia, si può persino “pattare”, riconoscendo pari forza e intelligenza tra i due avversari. La leggenda vuole che sia stato inventato da un Gran Visir in Persia, più o meno come oggi lo conosciamo. Le figure con più potere erano i re (ovvero il Sultano) e i Gran Visir; lo scopo catturare il sovrano avversario. Da qui nasce il nome: shamat, dove shah vuol dire re e mat morte.
Ma torniamo alla cucina: la battaglia che vi propongo è… letterale: giocate e “mangiate” i pezzi. Non ve ne pentirete. Vi suggerisco di salvare la regina, potrebbe tornare in battaglia. La ricetta è quella dei più classici frollini alla panna, tratta dal libro Biscotti (Bibliotheca culinaria), con qualche variazione. 
Lavorate bene fino ad ottenere una palla omogenea ed elastica: la dose della farina mi è sembrata insufficiente, quindi diciamo che fino a quando serve aggiungete. In frigo per un ora a riposare. Poi la parte divertente: realizzate con le formine i 32 pezzi.
Fate cuocere i biscotti in forno, già caldo, a 160° per 10 minuti circa: da togliere appena dorano. Quando sono freddi glassateli: 16 bianchi e 16 neri. I due eserciti si affronteranno e daranno a voi e al vostro avversario grande soddisfazione. 
Aprite in due la stecca di vaniglia e prelevate i semini, facendo scivolare un coltello per tutta la lunghezza della bacca per raccolgierne il contenuto: aggiungete questo nettare degli dei al composto. Restano da amalgamare farina e lievito - setacciati insieme - e solo alla fine il sale. Mettete a riposare in frigo almeno un’ora.
Ricavatene della palline e schiacciatele (a me piacciono di forma irregolare e di dimensioni diverse) direttamente in un piatto in cui avrete messo zucchero a velo. In forno a 180° circa un quarto d’ora. Da tener d’occhio. I miei si sono asciugati un po’ troppo. Ma in ogni caso buoni… e già spariti.
E’ stato
La versione che vedete in foto è la mia variante in bicchiere. Unica modifica il melone bianco, ma devo ammettere che è molto più bello da vedere il contrasto tra il bianco della feta e l’arancio del melone. Una fogliolina di menta per decorare. Ah... per far entrare l’insalata nel bicchierino dovete realizzare dadini minuscoli: da fare se avete tempo!!!
Altra ricetta velocissima… a dirla tutta non vi serve nemmeno la ricetta!!! Ma era così buono il risultato, che non ho resistito a pubblicarla sul blog.
Ora l’operazione più lunga: pulite e sfilettate le orate (il pescivendolo fa miracoli!!!). Salate ogni filetto e cospargetelo con la mollica saporita. Richiudete, arrotolando ogni filetto su se stesso.
Con la carta da forno, stropicciata e bagnata (così è molto più maneggevole e non scappa via) ricoprite una terrina non molto grande, in modo che i nidi restino vicini e cuocciano insieme. Bagnate con un filo di olio e un goccio di vino bianco. Non serve troppo liquido, altrimenti il pesce si sfalda... In forno a 180° per 15 minuti circa.

Ponete al centro di un dischetto una pallina di ripieno e richiudete il cappellino con un secondo dischetto di pasta, che dovete allargare un po' con le mani dolcemente. Pressate con le dita tutto intorno al ripieno; per ottenere cappellini tutti uguali potete ritagliarli di nuovo, dopo averli chiusi.
Spennellate i cappellini con uovo sbattuto; in forno a 200° per circa 15 minuti (da tirar via quando sono ben dorati). Sono comodissimi da preparare prima e mettere in forno ancora surgelati.


