mercoledì 16 settembre 2009

Il bianco mangia: scacco matto!!

Questo post è dedicato a tutti i gourmet-giocatori di scacchi. Se la letteratura è piena di citazioni - da Il settimo sigillo di Ingmar Bergman a La variante di Lüneburg di Paolo Maurensig, solo per citarne due belli, ma proprio belli – può la cucina ignorare il tema degli scacchi??!!

Domanda retorica, non può. E IO non ho potuto, soprattutto dopo che mio marito, appassionato scacchista, mi ha regalato queste stupende formine.

Il gioco è avvincente, di strategia, si può persino “pattare”, riconoscendo pari forza e intelligenza tra i due avversari. La leggenda vuole che sia stato inventato da un Gran Visir in Persia, più o meno come oggi lo conosciamo. Le figure con più potere erano i re (ovvero il Sultano) e i Gran Visir; lo scopo catturare il sovrano avversario. Da qui nasce il nome: shamat, dove shah vuol dire re e mat morte.

Il sultano fu talmente entusiasta del gioco che promise di pagare qualunque prezzo in cambio dell’invenzione. L’uomo chiese un chicco di grano per il primo quadrato della base, il doppio dei chicchi del primo quadrato per il secondo, il doppio del contenuto del secondo quadrato e così via. Il sultano ordinò di ricompensare il suo consigliere così come chiedeva, ma a conti fatti fu impossibile perché non sarebbe bastato il raccolto di un intero anno per saldare il debito. La regina, invece, è stata introdotta nel Medioevo, al posto del gran visir.

Ma torniamo alla cucina: la battaglia che vi propongo è… letterale: giocate e “mangiate” i pezzi. Non ve ne pentirete. Vi suggerisco di salvare la regina, potrebbe tornare in battaglia. La ricetta è quella dei più classici frollini alla panna, tratta dal libro Biscotti (Bibliotheca culinaria), con qualche variazione.

Eserciti di glassa bianci e neri

Ingredienti (circa 25 frollini)
200 gr di farina 00
80 gr di burro
90 gr di zucchero 20 cl di panna fresca
1 tuorlo
mezza bustina di lievito (nella ricetta era ¼.. ma ho esagerato)
scorza grattugiata di mezzo limone

Glassa bianca
Ho glassato solo una parte dei biscotti, regolandomi a occhio. Servono zucchero a velo (io ne ho usato 40 gr), succo di limone e acqua bollente.

Glassa nera
Anche qui ad occhio: uno scacco di cioccolato al latte, sciolto in microonde e – non inorridite – un cucchiaino di olio di semi. Lucida, scioglie e non modifica il gusto: non me la sentivo di usare burro o panna, che già debordano nei frollini!!!!


Come procedere
Ho sciolto il burro nel microonde e l’ho montato con lo zucchero. Poi ho unito l’uovo e la panna; alla fine la farina e il lievito, setacciati insieme, e la scorza di limone grattugiata.
Lavorate bene fino ad ottenere una palla omogenea ed elastica: la dose della farina mi è sembrata insufficiente, quindi diciamo che fino a quando serve aggiungete. In frigo per un ora a riposare. Poi la parte divertente: realizzate con le formine i 32 pezzi.

Fate cuocere i biscotti in forno, già caldo, a 160° per 10 minuti circa: da togliere appena dorano. Quando sono freddi glassateli: 16 bianchi e 16 neri. I due eserciti si affronteranno e daranno a voi e al vostro avversario grande soddisfazione.

BUON GIOCO

2 commenti:

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